Non in anticipo né in ritardo... esattamente quando serve
Prima di comprendere il giusto approccio operativo cerchiamo di capire da dove nasce questa esigenza di attenzione al tempismo ed alla rapidità operativa. Per essere corretti, la necessità di voler essere rapidi nel trading online ha molteplici origini, alcune positive ma altre estremamente negative.
Il trading non è magia ed è giusto conoscere molto bene ogni suo aspetto, comprese le pressioni emotive che portano ad accelerare i tempi.
Ad esempio, molti trader novizi hanno semplicemente fretta di guadagnare, forse perché credono ai guadagni facili, forse per bisogno o forse per scorgere finalmente una svolta nella propria vita. Questo approccio non può dare risultati soddisfacenti perché non si basa su competenze e strategie ma solo su necessità e bisogno quindi, portano la maggior parte delle volte a salti nel buio. In poche parole, vivono il trading come scommessa ed azzardo.

Altri tendono ad accelerare il flusso operativo perché credono di essere in ritardo e di aver perso l’attimo; hanno individuato un’operazione interessante ma il punto di ingresso è superato. Per questo motivo entrano lo stesso in ritardo modificando i parametri operativi. Anche in questo caso non si può parlare di trading ma sempre di azzardo; forse c’è una base di analisi tecnica che però non viene affiancata da una corretta esecuzione operativa. Ovviamente questo approccio può dare qualche fortunoso risultato, ma a lungo termine crea solo problemi, perdite ed un’inevitabile frustrazione. Esiste anche una ricerca di velocità positiva che è la necessità di agire una volta vagliate tutte le ipotesi ed analizzate gli scenari coerenti in base alle competenze acquisite. Questa, più che essere una voglia di velocità è proprio "necessità" di trovare il giusto timing operativo, ma lo vedremo fra poco.
Quindi, questa premessa è solo per evidenziare e sottolineare il fatto che il trading è strettamente correlato alla velocità, non tanto quella operativa ma soprattutto quella mentale.
E’ infatti importante avere una giusta reattività costruttiva ed una flessibilità che permette ad un trader di prendere decisioni rapide e gestire gli imprevisti.

Procrastinazione, parlo a me stesso di 5 anni fa
L’aspetto della procrastinazione è, forse, l’atteggiamento inverso a quello trattato fino ad ora ed è sempre negativo e poco costruttivo. In sostanza non è assolutamente rivolto alle soluzioni ma subisce i problemi. La procrastinazione è di fatto la tendenza a rimandare qualcosa che possiamo fare subito; questo nel trading è estremamente grave. Non è un fatto operativo ma proprio di atteggiamento.
Un trader può decidere di non compiere un’azione ma questo nasce da un’analisi che è stata fatta tempestivamente.
Se un trader non compie un’azione perché non ha ancora fatto la dovuta analisi di fatto non ha idea di quale sia la strada corretta ed allora rimanda. Il problema fondamentale sta nel fatto che il mercato non aspetta e continua ad andare per la sua strada. Nnoi ci troviamo ad essere travolti da un’onda di eventi potenzialmente profittevoli senza trarne vantaggio. Anzi, potenzialmente potremmo avere sia mancati guadagni sia perdite impreviste.
Timing da viaggiatore del tempo
Scherzandoci sopra, il trader dovrebbe cavalcare gli eventi come un viaggiatore del tempo; cioè dovrebbe fare analisi tempestive. Dovrebbe valutare gli scenari possibili sui quali impostare delle azioni. Queste azioni potrebbero essere anche "non compiere azioni", ma sarebbe il risultato di una competenza ed una raccolta di informazioni preventiva e non l’effetto di un’onda anomala.

In sostanza qual è l’atteggiamento che porta dei risultati tangibili senza cadere nella fretta e nell’azzardo? Per spiegare questo parto da un esempio: individuo un’operazione interessante e le condizioni sono come da strategia. Se tutto è conforme e reputiamo che la situazione sia statisticamente vantaggiosa è imperativo definire non solo i parametri ma anche il momento in cui vorremmo entrare a mercato. Questo significa anche che se il momento non è "adesso" vuol dire che nel futuro dovrà crearsi una situazione con delle condizioni che rispecchieranno l’entry point pianificato per procedere. Poniamo il caso che la situazione si crei ma per disattenzione, ritardo o altro non sfruttiamo l’attimo corretto e chiaramente il mercato continua il suo cammino. A questo punto il giusto atteggiamento sarebbe quello di lasciar perdere o, al massimo, vedere se la situazione si crea nuovamente in tempi rapidi senza grossi movimenti. Se, al contrario, dopo che il mercato ha cominciato a muoversi, decidessimo di entrare, dovremmo ricalibrare anche i parametri operativi. Ma la situazione non sarebbe quella che abbiamo studiato; entrando in momento non adatto potremmo riscontrare un movimento che avrebbe portato a profitto l’operazione come era stata studiata, ma...
L’operazione messa in ritardo è un’altra ed ha un’uscita in profitto diversa; significa quindi che potrebbe non raggiungere tale valore ed anzi, tornare indietro al valore di uscita in perdita.

Questo è solo un esempio, ovviamente, ma ho potuto riscontrare queste situazioni un mare di volte e mi è capitato anche a me quando, agli inizi, avevo paura di perdere le occasioni.
Esiste sempre un’altra occasione
Il trading offre molte possibilità operative da portare in profitto ma se affrontate in modo scorretto portano a grandi perdite che interrompono la strada del trader subito agli inizi. È importante ricordare che seguire una strategia è fondamentale quindi, se siamo in ritardo, cerchiamo un nuovo asset e lasciamo perdere un’operazione che potrebbe generare forti perdite.
Abbiamo infinite possibilità di guadagno ma pochissime possibilità di perdita e con questo intendo dire che le perdite sono vincolate al nostro conto: quando lo abbiamo vuotato è "game over".
Quindi imparare ad individuare il timing non significa non sbagliare mai ma significa rendersi conto che siamo in ritardo e non dobbiamo operare e prendersi degli stupidi rischi.