Bruciare un conto non è mai stato così facile
Evidenzierò adesso alcuni aspetti che portano inevitabilmente a bruciare capitali:
Non seguire in modo attento e puntuale la strategia scelta
Non avere una gestione dello stop-loss adeguata ed attenta
Agire in modo frettoloso
Ognuno di questi concetti nasconde un mondo di aspetti che necessiterebbe molto di più di una semplice mail, ma cercherò di mettere in risalto gli aspetti più importanti che determinano la maggior parte delle difficoltà.
La Strategia un po’… a “braccio”
Quando si parla di seguire una strategia, significa aver chiaro fin da subito quali sono le condizioni che la caratterizzano.
Significa conoscere anche quali sono gli aspetti discrezionali e meccanici mettendo in evidenza quando le pressioni emotive possono entrare in gioco sabotando l’operatività; aspetto questo, che abbiamo affrontato spesso e riprenderemo in futuro.
Ma soprattutto significa anche comprendere che si può scegliere di “non scegliere” perché la strategia ci indica di non fare azioni di alcun tipo.
Ecco, questo ultimo punto è la fonte delle più grosse perdite economiche nel business del trading online. Adesso vi porto due esempi, dei quali ho parlato anche in un video su YouTube, dove, non seguendo correttamente la strategia possiamo incappare in spiacevoli sorprese.

I due grafici sono relativi a due spread con i quali abbiamo fatto due operazioni su un conto di test per evidenziare proprio quanto illustrato fino ad ora. L’operazione effettuata nel primo spread è andata a profitto mentre la seconda è andata in stop-loss e l’aspetto divertente è che apparentemente non c’è differenza fra i due spread.
Le differenze ci sono ed anche evidenti a livello fondamentale ma, il fattore più importante è che l’operazione che è andata a profitto ci ha premiati SOLAMENTE per FORTUNA.

Il prezzo era, in entrambe i casi, fuori stagionalità, ed il fatto che abbia incrociato le medie non significava che avrebbe cominciato a seguirle. Questo indipendentemente dal possibile, e poco attendibile segnale di inversione evidenziato in giallo in entrambe le situazioni.
Operare senza considerare tutte le condizioni che convalidano una strategia, presto o tardi, porta a delle perdite talvolta importanti.
E’ giusto imparare ad individuare le operazioni che, in modo fortunoso, hanno determinato un guadagno e considerare prima possibile di evitare questo tipo di approccio se non si vuole “bruciare” i propri risparmi.
Quando lo stop-loss diventa un’opinione
Esattamente! Troppo spesso vedo un approccio estremamente superficiale allo stop-loss. Esso è un parametro che automatizza l’uscita da un’operazione, ma soprattutto è il paracadute che protegge il nostro conto.
Non definire tale parametro in modo puntuale ed attento provoca numerosi problemi come:
uscita dall’operazione prima del tempo creando un mancato guadagno
avere delle perdite superiori al rischio che abbiamo preventivato
perdere in modo irrevocabile i propri risparmi
Una volta definito lo stop-loss in base al rischio operativo scelto sappiamo che, nel caso in cui l’operazione ci viene contro, la massima perdita è esattamente quella definita. Capita però, soprattutto per chi fa spread trading, che qualche “scellerato” decida di definire uno stop-loss più stretto, altrimenti il proprio money management non regge l’operazione.

Come ho evidenziato nel grafico, nella maggior parte dei casi, il risultato che ne consegue è l’uscita in stop-loss dall’operazione a causa di un’oscillazione, anche se poi l’operazione gira a profitto.
Se il money management non permette l’operazione, essa non deve essere messa a mercato.
E fondamentale ricordarsi che i parametri fondamentali non sono opinioni ma leggi quasi sempre INFLESSIBILI. Inoltre, questo significa che, spostare lo stop-loss nella speranza che il prezzo giri e ci permetta di andare in profitto è stupido. La regola è semplice: incassare le perdite e far correre i profitti. Se invece tendiamo a spostare lo stop-loss nella speranza che rientri, rischiamo perdite molto più alte di quelle preventivate sabotando completamente l’operatività ed il money management. Ultimo aspetto dello stop-loss sul quale ci sprecherò solo una frase: OMETTERE LO STOP-LOSS E’ UN’IDIOZIA perché il rischio che ne consegue è vuotare l’intero conto.
La fretta è … un cattivo trader
Penso che il titolo parli da solo, ma voglio comunque cercare di rimarcare il concetto. Operativamente parlando ci sono diverse situazioni che generano fretta:
Individuazione di un segnale apparentemente interessante col giusto timing o anche in leggero ritardo
Aver incassato una o più perdite
Aver individuato un errore su un’operazione messa a mercato
Ognuna di queste situazioni porta il trader (esperto e non) a farsi prendere dalla fretta omettendo dei passi necessari e perdendo di vista il flusso operativo. Qualsiasi sia la situazione, il flusso operativo DEVE essere rispettato e seguito perché ci permette di chiarire:
se un segnale è veramente interessante
discriminare se è il caso o meno di mettere a mercato un’operazione in ritardo (anche se lieve)
capire, in caso di operazione in atto sbagliata, quali potrebbero essere gli scenari futuri e come ci potremmo comportare in ognuno di essi
Il mondo delle opzioni ci permette di modificare le operazioni in corso d’opera o creare delle combinazioni che tutelano il conto del trader o danno più “opzioni” di guadagno.
Questo aspetto è una forza incredibile, ma allo stesso tempo impone al trader di avere il focus sul proprio operato mantenendo e sviluppando la giusta flessibilità e reattività costruttiva che sono i pregi fondamentali di chiunque operi nel trading online in modo profittevole.
Come avete intuito, è molto semplice dilapidare i risparmi facendo trading, basta seguire queste indicazioni:
non stare attenti
non essere formati ed informati
non mantenere il focus sul flusso operativo
non avere il giusto approccio critico
non dedicare il giusto tempo a quello che di fatto è un BUSINESS.
L’aspetto positivo è che se l’approccio è quello giusto le soddisfazioni possono essere veramente grandi ed allora ottenere risultati può diventare un’abitudine.